Si tratta di Iris e Loto. La prima tartaruga marina è stata purtroppo vittima della pesca, aveva ingerito un amo e diversi metri di lenza che fuoriusciva dalla cloaca e dalla ranfoteca. La giovanissima tartaruga è stata sottoposta ad un delicato intervento di rimozione di amo e lenza dall’équipe veterinaria del Turtle Point ormai specializzata in questo tipo di interventi purtroppo sempre più frequenti. La tartaruga trovata spiaggiata sull’arenile di Pomezia, in provincia di Roma, è stata portata in un primo momento al centro di primo soccorso di Zoomarine della Rete regionale Tartalazio, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, per poi essere trasferita insieme all’altra piccola tartarughina presso il centro specializzato della Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Turtle Point di Portici. Dopo diverse ore di intervento chirurgico attualmente Iris è in prognosi riservata e queste ore saranno decisive per la sua sopravvivenza. Misura circa 40 cm di lunghezza del carapace per un peso di poco meno di 6 kg. Poche ore dopo il primo ritrovamento, sulla spiaggia di Ostia, è stata trovata miracolosamente ancora in vita una tartaruga marina giovanissima certamente nata la scorsa estate e trasportata dalle correnti e dalle mareggiate dei giorni precedenti sulla spiaggia in condizioni di evidente shock termico. Loto, è questo il nome dato alla piccolissima tartarughina trovata ad Ostia, invece nonostante la sua estrema vulnerabilità ha da subito mostrato forza e voglia di vivere, dopo poco più di 24 ore di degenza, ha iniziato ad alimentarsi dando segno di speranza nella sua ripresa comunque molto delicata. In gergo scientifico si tratta di un post-hatchling, cioè di una tartaruga nata la scorsa estate e quindi con pochi mesi di vita, ma dimostra di quale tenacia e forza sono dotati questi affascinanti animali, in grado di attraversare da secoli migliaia di difficoltà naturali prima e di origine antropica poi. In questi prossimi mesi le due giovani tartarughe saranno ospiti del Turtle Point di Portici, dove riceveranno tutte le cure necessarie per il loro completo recupero e giungere quanto prima possibile alle condizioni ottimali per il ritorno in natura. 

Nel Golfo di Salerno, invece, lo scorso 7 gennaio, sono state accidentalmente catturate da due diversi pescherecci due tartarughe marine della specie Caretta caretta che però, grazie alla costante campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento delle marinerie di pescatori in Campania, è stato possibile trarre in salvo nell’arco della stessa giornata. Nello specifico si tratta di un esemplare maschio di 40 kg, chiamato Diego su richiesta del pescatore che l’ha ritrovato nella sua rete, e di una femmina che ha già un nome, Eleonora, perché si tratta di un esemplare rilasciato lo scorso giugno dalla rete Regionale Toscana, dall’AMP delle Secche della Meloria in provincia di Livorno con una targhetta ed un trasmettitore satellitare. Entrambe le tartarughe sono state prontamente segnalate dai pescatori al personale dell’Area Marina Protetta Punta Campanella che, con la collaudata sinergia con il Turtle Point della SZN, ha provveduto a mettere in atto in tempi rapidi l’intervento di primo soccorso ed il successivo trasferimento presso il centro specializzato per la cura e riabilitazione delle tartarughe marine. Sia Diego che Eleonora, pur non presentando danni evidenti esteriormente, hanno comunque subìto uno stress termico dovuto alle basse temperature, oltre a piccole escoriazioni e lesioni da impatto sul piastrone, inevitabili durante la cattura accidentale. In ogni caso, dopo poche ore dal loro arrivo presso il Turtle Point e le prime osservazioni, è stato possibile metterle in acqua e consentire loro una graduale stabilizzazione. In questi giorni saranno sottoposte alle analisi di routine e controlli radiografici che consentiranno in breve di stabilirne il quadro clinico e tutto quanto necessario per il loro mantenimento. Diego misura 71 cm di lunghezza del carapace ed è un esemplare adulto in buono stato generale di salute. Eleonora più giovane di età ma comunque subadulto, misura 61 cm di carapace e pesa quasi 27 Kg.