La SZN è capofila di un’Associazione Temporanea di Scopo con Università di Napoli Federico II, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Università degli Studi del Sannio, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), per l’attuazione del progetto con un accordo di collaborazione con la Regione Campania. Il FEAMP mira a realizzare una “pianificazione dello spazio marittimo” come previsto dalla direttiva n. 2014/89/UE, per promuovere lo sviluppo sostenibile delle economie marittime, la cosiddetta Economia Blu. Per questo scopo tutti i maggiori Enti Pubblici di Ricerca e Università della Campania da un anno stanno mettendo a disposizione le proprie conoscenze sull’ambiente costiero e marino per produrre una visione sintetica sui vincoli d’uso, il funzionamento degli ecosistemi, le concessioni d’uso turistiche e militari, le rotte di navigazione, l’idoneità ad attività antropiche in base alle caratteristiche ecologiche, la salubrità delle risorse naturali e dell’ambiente per attività di maricoltura. La sostenibilità, infatti, si basa su una conoscenza olistica e approfondita della risorsa mare e delle implicazioni economiche dei suoi usi. Gli scopi ed i vantaggi della pianificazione dello spazio marino e marittimo sono molteplici: limitare i conflitti tra i vari settori e creare sinergie tra le attività, incoraggiare gli investimenti con norme più chiare, incrementare la cooperazione transfrontaliera tra i paesi dell’UE per sviluppare reti energetiche, rotte di navigazione, condotte, cavi sottomarini e altre attività, ma anche per sviluppare reti di aree protette, proteggere l’ambiente individuando precocemente gli impatti e le opportunità per un uso consapevole dello spazio. Il 2021 è il termine per l’istituzione dei piani di gestione. Domani si compirà il primo incontro tra scienza, istituzioni e cittadinanza, con i portatori d’interesse, per creare sinergia e condivisione verso una reale tutela del mare. 

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