NAPOLI – Si è svolto lunedì 10 marzo, presso Il Museo Darwin-Dohrn della Stazione Zoologica di Napoli, il convegno “Intelligenza Artificiale, dall’elaborazione alla generazione”. La rapida evoluzione di questa tecnologia informatica sta avendo un evidente impatto in ogni campo delle attività umane. Un’enorme opportunità che sta aprendo nuovi orizzonti ma che suscita molte perplessità. Questo tema, di grande attualità, è stato illustrato da operatori culturali che, a vario titolo, adoperano l’Intelligenza Artificiale e ne hanno chiarito alcuni aspetti specifici.  

Giuseppe Farace, giornalista, ha introdotto i lavori evidenziando la sempre crescente importanza di questa tecnologia, culminata in particolare con l’attribuzione di due Premi Nobel 2004, per la fisica e per la chimica, a ricercatori che hanno sviluppato e impiegato l’Intelligenza Artificiale. 

Gli aspetti di carattere tecnologico sono stati illustrati da Carlo Sansone, docente dell’Università Federico II° di Napoli ed esperto di IA. L’evoluzione di queste moderne tecnologie è generalmente poco conosciuta; l’intervento del prof. Sansone è stato quindi particolarmente istruttivo.

Mario Laporta, fotogiornalista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha messo l’accento sulla questione etica dell’impiego dell’IA, per quel che riguarda le immagini e il giornalismo. La diffusione di fake news è oggi supportata da immagini artificiali molto realistiche. Laporta ha sottolineato in particolare l’importanza della verifica delle fonti.

Matilde De Feo, docente dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, ha parlato dell’applicazione dell’IA nel campo del video; ha inoltre mostrato al pubblico una serie di filmati realizzati con l’ausilio di una delle più recenti tecnologie disponibili, evidenziandone le potenzialità e gli attuali limiti.

Pasquale Massimo, docente Accademia di Belle Arti di Napoli, ha messo in luce alcuni aspetti connessi alla fruizione dell’Intelligenza Artificiale. Toccando anche l’aspetto legato alla didattica.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Ferdinando Boero, presidente della Fondazione Dohrn e docente dell’Università Federico II° di Napoli. Il prof. Boero impiega assiduamente l’AI e ha messo in evidenza la sua grande utilità ma anche l’approccio che l’utente deve assumere per ottenere risultati validi. Nella sua presentazione, Boero ha tra l’altro mostrato delle immagini realizzate grazie a ChatGPT.

Un costruttivo dibattito ha poi coinvolto il folto pubblico presente in sala, composto anche da studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.  L’obiettivo di questo incontro, mirato alla divulgazione di conoscenze sull’Intelligenza Artificiale, è stato pienamente raggiunto. Il rapporto di collaborazione tra Fondazione Dohrn e Accademia di Belle Arti, avviato in questa occasione, potrà sfociare in nuove interessanti iniziative nel prossimo futuro.