“Il Banco di San Giovanni è un’oasi di biodiversità di notevolissimo valore, nonostante sia in diretto contatto con il Porto di Napoli. L’accumulo di rifiuti di ogni tipo, soprattutto reti da pesca e plastica, sta soffocando il banco e rischia di comprometterne l’integrità. L’iniziativa lanciata dalla Fondazione Dohrn, con il coordinamento scientifico della Stazione Zoologica Anton Dohrn, non è un evento risolutivo, ma il primo passo per la creazione di una consapevolezza delle nostre responsabilità nei confronti del mare, per un’evoluzione di una cultura che dia priorità alla conservazione e alla valorizzazione della natura”, così chiosa l’evento svoltosi sabato scorso il Presidente della Fondazione Dohrn Ferdinando Boero.

L’impegnativa attività di pulizia, autorizzata dal Dirigente dell’Ufficio Security, Safety e Ordinanze dell’Autorità Portuale, il dott. Ugo Vestri, è stata coordinata a mare da Ciro Dell’Anno, Responsabile della sede provinciale di Napoli del Nucleo Sommozzatori delle Guardie Ambientali, primo artefice di segnalazioni sulla criticità di questo sito.

Numerosi i sommozzatori impegnati nell’operazione: gli Operatori Tecnici Subacquei della Stazione Zoologica Anton Dohrn, Francesco Terlizzi e Marco Cannavacciuolo; il nucleo sommozzatori del Corpo dei Carabinieri diretti dal Com.te Sandro Bucalo, con Fabio Vituzzi e Santi Scolaro;  le Guardie Ambientali e i sub del centro di  Portici Eurosub Rosalia Vacca, Michela Vacca, Michele Gatti, Edoardo Marino, Helena Iengo, Paolo Primiani; il Centro Subacqueo Sant’Erasmo diretto da Pasquale Di Lorenzo con Gaetano Gallo e Giuseppe Esposito; Giovanni Capasso, Responsabile della sede di Napoli di Mare Vivo. A sostegno dell’iniziativa sono intervenuti anche le unità navali della Guardia di Finanza e del Comune di Napoli.

Di seguito un estratto dello straordinario reportage fotografico dell’evento, le cui immagini restituiscono il lavoro sinergico di rimozione di reti e nasse e per la cui concessione si ringraziano gli autori Ciro Dell’Anno, Gabriella Luongo e Guido Villani (All rights reserved).