Solo la sera prima un’altra tartaruga aveva deposto a pochi metri di distanza. Qui il personale specializzato del CRTM è dovuto intervenire per spostare le 87 uova in quanto deposte troppo vicino alla battigia e quindi in pericolo di allagamento del nido. Questa operazione ha, di fatto, salvato una nidiata. Complessivamente questa estate sono stati identificati 6 nidi di cui 5 deposti sulla spiaggia di Ascea ed uno ad Eboli. A breve inizieranno le prime schiuse. Risultati importanti, frutto della sensibilizzazione dei cittadini e della collaborazione tra SZN, Parco nazionale del Cilento, istituzioni locali, associazioni e volontari, che evidenziano l’importanza delle coste Campane e del Cilento in particolare, per la nidificazione della tartaruga marina nel Mediterraneo Occidentale.
Il personale del CRTM è, inoltre, impegnato in un progetto di monitoraggio in mare a Ventotene, in cui sono state avvistate e registrate le posizioni di 14 tartarughe nel tratto tra Ventotene e Ponza. Il progetto è in collaborazione con la Riserva di Ventotene che supporta le attività in mare dei ricercatori della SZN.